Il Consiglio di Amministrazione di BNP Paribas REIM SGR p.A. ha approvato in data odierna il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017 del FIA quotato “Immobiliare Dinamico”.

Nel primo trimestre 2017 il Fondo ha fatturato canoni per Euro 4.115.150, nello stesso periodo del 2016, tale importo era pari a € 4.241.955. L’indebitamento totale del Fondo ammonta a Euro 60,0 milioni, che corrisponde al 21% sul valore degli immobili in portafoglio al 31 dicembre 2016, rettificato degli immobili ceduti nel primo trimestre 2017.

Il prezzo di riferimento delle negoziazioni di Borsa registrato in data 31 marzo 2017 è pari a Euro 77,25 (al 30 dicembre 2016, ultimo giorno di negoziazione dell’anno, era pari a Euro 80,10), rispetto a un net asset value per quota (valore patrimoniale risultante dalla Relazione di gestione al 31 dicembre 2016) pari a Euro 192,252, al lordo del rimborso parziale pro quota pari a € 3,50 effettuato in data 8 marzo 2017.

Dall’inizio dell’attività di gestione al 31 marzo 2017 il Fondo ha distribuito proventi lordi ai propri quotisti per complessivi Euro 10,2 pro quota, oltre a rimborsi parziali pari ad Euro 18,5 pro quota.

Pertanto, il totale delle distribuzioni ai sottoscrittori – rimborsi e proventi lordi – dalla data di prima emissione delle quote ammonta a complessivi Euro 28,7 pro quota, a fronte di un valore nominale di collocamento di Euro 250,00.

Comunicato stampa Fondo Immobiliare Dinamico

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BNL Focus – 5 maggio 2017

Non solo basso reddito: le varie sfumature della povertà
La lunga fase di debolezza del ciclo economico ha ovunque minato la realizzazione degli obiettivi di lotta alla povertà e all’esclusione sociale: nel Mondo l’intenzione di abbassare al 3% entro il 2030 la quota di popolazione che vive in condizioni di estrema povertà non sembra raggiungibile, così come in Europa quello di ridurre di 20 milioni entro il 2020 il numero di persone disagiate. In Italia, nel 2015, il 28,7% della popolazione viveva in una situazione di scarsità di reddito o di lavoro o di altre privazioni materiali, una quota in crescita, seppure moderata, rispetto all’anno precedente. In Europa e nell’area euro l’analoga quota è superiore al 23%.
Strettamente legato alla povertà da un vincolo di causa-effetto è il fenomeno della disuguaglianza, indicatore che nelle economie avanzate negli ultimi anni si è anche accentuato Nel 2015, in Italia, la concentrazione del reddito risulta più elevata rispetto ai partner europei (32,4% vs 31%) ed anche il rapporto tra le classi di reddito più estreme evidenzia una disparità più marcata: le entrate della popolazione più ricca sono circa sei volte quelle della popolazione più povera, mentre di poco superiore alle cinque volte è l’analogo ratio europeo.

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Un Mese di Borsa maggio 2017

 

I Certificate BNL sostengono Telethon
I Certificate BNL Gruppo BNP Paribas si confermano anche quest’anno vicini a Telethon. Tra le iniziative pensate dalla banca a favore della Fondazione Telethon e della ricerca scientifica per la cura delle malattie genetiche rare, nel mese di maggio spicca la proposta riguardante tutta l’offerta di Certificates. BNL, in collaborazione con il Corporate & Institutional Banking di BNP Paribas, devolverà un contributo in favore di Telethon per ogni Certificate collocato. Questa iniziativa di “investimento e solidarietà”, alla quale parteciperanno tutti i mercati (Retail, Private e Consulenza Finanziaria) riguarda l’offerta di Certificates di maggio.

Per ogni Certificate acquistato, 30 centesimi di euro saranno devoluti a Telethon.
Condizioni e vantaggi per gli investitori che acquisteranno i Certificates non cambiano: il valore finanziario dell’investimento rimane comunque immutato e pari a 100 euro. Saranno infatti BNL e BNP Paribas, in collaborazione con la struttura CIB, a devolvere 30 centesimi di euro a favore di Telethon ogni 100 euro di Certificate acquistato.

Il Gruppo BNP Paribas si distingue per l’attivismo in iniziative socialmente utili nell’ambito degli investimenti e si pone tra i leader a livello nazionale ed europeo, come testimoniato dai recenti riconoscimenti ricevuti agli Italian Certificate Awards (“Miglior Rete”, “Certificato dell’anno” e “Premio Speciale Certificate Journal”) e agli Structured Products Awards (“Italian House of the year” e “Retail Structurer of the year”).
Sostenere la ricerca scientifica per la cura delle malattie genetiche rare è ormai nel DNA di BNL che tiene un occhio aperto al sociale per 365 giorni l’anno.

“BNL è al fianco di Telethon da oltre 25 anni e ogni anno è un’esperienza umana nuova, una riscoperta di quel sentimento comune di generosità ed altruismo che spinge a fare di più e meglio”, sottolinea Lucia Leva, responsabile della Comunicazione di BNL Gruppo BNP Paribas, che aggiunge: “Siamo tutti impegnati per il pieno successo di queste campagne ed è sempre emozionante vedere l’energia e la forza con cui i colleghi di BNL e di BNP Paribas in Italia sostengono in modo volontario la ricerca scientifica”.

 

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BNL Focus – 28 aprile 2017

 

La crescita degli investimenti SRI in Europa
Nell’ultimo biennio in Europa si è registrata una crescita significativa degli asset gestiti con criteri di sostenibilità. I dati relativi ai 13 maggiori paesi europei evidenziano a fine 2015 un ammontare di investimenti SRI pari a 22 trilioni di euro.

Nell’ultimo biennio, pur con un’ampia variabilità tra i paesi, la crescita complessiva degli investimenti SRI (socialmente responsabili) è stata superiore al 30%. Tra le strategie di selezione, la dominante resta quella relativa alle “esclusioni” che si fonda sulla volontà di escludere dai portafogli investimenti in settori ritenuti non conformi a valori etici predefiniti. Gli investimenti selezionati secondo questo criterio ammontano a quasi il 50% dello stock complessivo.

Recenti analisi mostrano come la performance non sia un fattore discriminante per operare scelte di investimento nel segmento dei fondi SRI, che in molti casi hanno registrato performance superiori ai corrispondenti benchmark non-SRI. Uno dei nodi da sciogliere resta invece la difficoltà a trovare questi strumenti su alcuni mercati per effetto di un ammontare ancora limitato rispetto al totale. Nel 2016 sono stati collocati sul mercato in Europa 101 nuovi fondi SRI un valore di poco superiore ai 96 del 2015 e ai 92 del 2014 A fine 2016 i fondi SRI ammontavano al 3,6% del totale dei fondi sul mercato europeo.

BNL Focus del 28 aprile 2017

Il 2016 è stato un altro anno di crescita per BNP Paribas Real Estate. Il fatturato si è attestato a 704 milioni di Euro e l’utile ante imposte a 155 milioni di Euro. Nonostante il difficile contesto geopolitico, il mercato immobiliare ha segnato un andamento positivo. In questo scenario, tutte le linee di business della società hanno registrato un miglioramento delle proprie attività.

 

Ripartizione dei ricavi:
o 43% al di fuori della Francia (di cui 12% nel Regno Unito, 20% in Germania, 4% in Italia) e 57% in Francia;
o 72% in Servizi immobiliari (Transaction, Consulting, Valuation, Property Management e Investment Management) e 28% in Sviluppo commerciale e residenziale;
o 38% da ricavi ricorrenti: Consulting, Valuation, Property Management e Investment Management e Serviced Accommodation.

Dati salienti 2016
· Investment Management: oltre 1,6 miliardi di Euro di nuovi capitali sottoscritti attraverso i fondi in gestione e 24,1 miliardi di Euro di asset under management in Europa.
· Property Management: 94 milioni di Euro di ricavi e un portafoglio gestito di 38 milioni di m².
· Advisory (Transaction, Consulting, Valuation): ricavi per 314 milioni di Euro.
· Sviluppo commerciale: ricavi per 692 milioni di Euro al primo gennaio 2017. 178.500 m² di uffici in costruzione in Europa e 154.000 m² completati nel 2016.
· Attività residenziale: volume di business superiore a 1 miliardo di Euro pari a una crescita del 28% rispetto al 2015. Avvio di nuove costruzioni (1.593 abitazioni).

Comunicato stampa Risultati 2016 BNP Paribas Reale Estate

 

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BNL Focus – 3 marzo 2017

Banca-impresa: una relazione sempre molto stretta
La relazione tra banca e impresa è in Italia più stretta che nel resto d’Europa. Il nostro è tra i pochissimi paesi in cui i finanziamenti bancari alle imprese eccedono i prestiti alle famiglie. Malgrado una sensibile correzione negli anni più recenti la distanza tra la situazione italiana e i principali riferimenti europei rimane molto ampia.
Negli anni più recenti l’incidenza del patrimonio sul totale delle passività delle imprese è cresciuta in misura sensibile nell’area euro. Tuttavia, diversamente da altri importanti paesi europei, l’Italia è ancora al di sotto del dato rilevato negli anni precedenti la crisi del 2008-09.
Rispetto al 2007, lo stock dei corporate bond in circolazione nell’area euro è di fatto raddoppiato. Oltre che per la crescita dei volumi, il mercato italiano dei bond societari si segnala per l’allargamento negli anni più recenti della platea degli emittenti, conseguenza anche dello sviluppo del mercato dei cosiddetti minibond.

BNL Focus del 3 marzo 2017

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Un Mese di Borsa marzo 2017

 

L’oro si fa largo tra voglia di diversificare e rischi all’orizzonte
Nonostante i ripetuti record toccati a febbraio da Wall Street, sui mercati si palesa una buona dose di cautela circa le prospettive di breve-medio termine. Fattori di incertezza che arrivano da entrambe le sponde dell’Atlantico. In Europa l’apprensione maggiore è legata ai prossimi sviluppi politici.
Il 2017 si caratterizza, infatti, per le importanti scadenze elettorali a partire da quella di primavera in Francia. In autunno, invece, sarà il turno delle elezioni tedesche con Angela Merkel in corsa per il quarto mandato consecutivo. Volgendo lo sguardo oltreoceano, all’inizio del 2017 la nuova amministrazione Trump ha iniziato ad assumere contorni più netti con l’affondo sugli immigrati e le tendenze protezionistiche che rappresentano elementi di incertezza sui riflessi che si avranno sull’economia Usa.
Quest’insieme di fattori, abbinato al ritracciamento del dollaro Usa a inizio anno, ha incoraggiato l’appetito verso asset considerati rifugio, a partire dall’oro. Nel solo mese di gennaio il rally del metallo giallo è stato del 5,1 per cento ed è proseguito anche in corrispondenza con i nuovi massimi toccati a febbraio da Wall Street senza pagare le parole di Janet Yellen, numero uno della Federal Reserve, che ha fatto capire che una nuova stretta sul costo del denaro potrebbe arrivare in tempi decisamente brevi. L’oro, che già lo scorso anno aveva raccolto consensi chiudendo il 2016 con un aumento dell’8%, si è così portato sui massimi da novembre avvicinando quota 1.250 dollari l’oncia con la domanda di investimenti occidentale che sta rappresentando il principale volano dei prezzi per il metallo giallo.

Snapchat, il fantasma arriva a Wall Street
Il fantasma di Snapchat si materializza a Wall Street. Snap, la casa madre della popolare App di messaggistica istantanea il cui logo è un fantasma, debutta sul listino americano. La sua quotazione si prefigge come uno dei maggiori ingressi sulla Borsa di New York dopo quello del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba nel settembre 2014. Inoltre, potrebbe dare il via a una serie di Ipo (Offerta pubblica iniziale) molto attese oltreoceano, tra cui Uber, il cui valore stimato è di ben 50 miliardi di dollari.
Le azioni del gruppo californiano debuttano al Nyse con il simbolo SNAP e un prezzo compreso tra i 14 e i 16 dollari. La valutazione massima si attesterebbe così a 22,2 miliardi di dollari. Il controllo dell’azienda è destinato comunque a rimanere nelle mani dei due fondatori, Evan Spiegel e Bobby Murphy. Le azioni in vendita non saranno, infatti, dotate di alcun diritto di voto.
All’ingresso in Borsa, Snap si presenta con una crescita esplosiva del fatturato: nel 2016 è salito di quasi otto volte raggiungendo i 404 milioni di dollari, grazie alla pubblicità, sua fonte quasi esclusiva di ricavi. Per quanto riguarda gli utili, invece, la strada è ancora lunga, visto che Snap ha chiuso il 2016 con una perdita netta di 515 milioni di dollari, in aumento rispetto al rosso del 2015. Il gruppo però rimane fiducioso e prevede per il 2017 entrate fino a 1 miliardo di dollari.

BNL e BNP Paribas top employers 2017 in Italia ed Europa
BNL e il Gruppo BNP Paribas hanno ottenuto, rispettivamente, la certificazione “TOP EMPLOYERS 2017 ITALIA” e “TOP EMPLOYERS 2017 EUROPE”, assegnati alle migliori aziende per l’attenzione e l’impegno in ambito Risorse Umane.
Ogni anno il Top Employer Institute premia le imprese con i più elevati standard qualitativi HR e per le best practice sviluppate e adottate. Lo studio condotto su un campione di oltre 1.000 aziende a livello mondiale, appartenenti a tutti i settori di attività, ha portato Il Gruppo BNP Paribas – grazie alle certificazioni ottenute da Italia, Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Polonia e Turchia – a risultare per la quarta volta, tra le imprese a livello europeo con la più alta qualità nelle strategie di gestione delle risorse umane, confermandosi tra le aziende leader nel settore HR.

Un Mese di Borsa marzo 2017

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Un mese di Borsa febbraio 2017

 

Tecnologia 2017, ecco le novità in arrivo quest’anno

Il 2017 sarà l’anno dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale. Robot e apparecchi per la realtà virtuale hanno dominato la scena al CES 2017, la fiera dell’elettronica di consumo di Las Vegas che definisce i trend principali dell’evoluzione tecnologica. E lo conferma anche Gartner (leader mondiale nella consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo dell’Information Technology) che ha stilato la classifica delle 10 principali tendenze tecnologiche di quest’anno: l’intelligenza digitale, che passa attraverso macchine avanzate dotate di tecniche di apprendimento e autonomia, e i dispositivi immersivi per la realtà virtuale e aumentata occupano i primi posti della graduatoria. Ma non solo. Novità rivoluzionarie sono in arrivo anche nel mondo degli smartphone, con Apple e Samsung già al lavoro sui nuovi modelli e il Mobile World Congress di Barcellona alle porte.

L’inflazione si scalda anche in Europa, ma la Bce non cambia rotta

L’inflazione torna a fare capolino anche nell’area euro. Dopo due anni di continue pressioni deflattive con il segno meno che più volte ha caratterizzato l’andamento tendenziale dei prezzi al consumo, a fine 2016 l’inversione di tendenza si è fatta più marcata rendendo più arduo il compito della Bce alla luce del sollevarsi di richieste di rientro anticipato delle misure di allentamento monetario. L’Eurostat a inizio anno ha certificato che l’aumento tendenziale dell’inflazione a fine dello scorso anno si è attestato all’1,1, per cento, quasi raddoppiato rispetto al mese precedente e pari al livello più alto dal lontano luglio 2013. La combinazione di rialzo dei prodotti petroliferi e apprezzamento del dollaro rispetto all’euro ha favorito l’avvio di dinamiche inflative nel Vecchio Continente.

Un Mese di Borsa febbraio 2017

nuovo-logo-FindomesticE’ online l’ultimo numero dell’Osservatorio mensile di Findomestic società del Gruppo BNP Paribas specializzata nel credito alla famiglia. L’osservatorio misura ogni mese la fiducia degli italiani, la capacità e intenzioni di risparmio e le intenzioni di acquisto previste per i tre mesi successivi.

Osservatorio febbraio 2017

Durante le recenti festività natalizie quasi 7 italiani su 10 non sono partiti per le vacanze. La ragione principale è legata a motivi economici (47% su 40% dello scorso anno) o a problematiche legate al proprio lavoro (24%, era il 21% un anno fa).

La maggioranza degli italiani (65%) non si è fatta condizionare dalla paura di attentati terroristici nelle sue scelte di viaggio. Chi invece è stato impressionato da questi fatti (35% dei vacanzieri) ha evitato di frequentare luoghi troppo affollati (18%), “simbolici” (13%) o di prendere l’aereo (10%).

L’84% degli intervistati che sono partiti ha scelto l’Italia che continua a essere percepita come meta turistica più sicura rispetto ad altre (31%). Trend complessivamente positivo per i mercati dei beni durevoli: in aumento la propensione all’acquisto di viaggi/vacanze (+2,7%). Segno positivo anche per i settori della mobilità, dell’elettronica e dell’efficienza energetica.
Crescono rispetto al mese scorso gli indicatori di sentiment.

Comunicato Stampa

Osservatorio febbraio 2017

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E’ online l’ultimo numero dell’Osservatorio mensile di Findomestic società del Gruppo BNP Paribas specializzata nel credito alla famiglia. L’osservatorio misura ogni mese la fiducia degli italiani, la capacità e intenzioni di risparmio e le intenzioni di acquisto previste per i tre mesi successivi.

Osservatorio novembre 2016
Gli Italiani sono ben informati sulla riforma delle pensioni che non considerano una priorità rispetto alla necessità di creare lavoro e abbassare le tasse. Il 91% del campione considera l’attuale sistema pensionistico italiano inadeguato. Qualsiasi riforma sul tema delle pensioni dovrebbe  abolire i privilegi/le pensioni d’oro (67%) e assicurare una pensione dignitosa per tutti (48%).
I mercati dei beni durevoli risultano caratterizzati da un trend altalenante: in aumento la propensione all’acquisto all’interno del segmento mobili e dell’intero comparto informatica, telefonia e fotografia. Segno positivo anche per il comparto dei televisori. In lieve flessione, invece, le intenzioni di acquisto di auto e moto.Trend negativo anche per il mercato degli elettrodomestici e dell’efficienza energetica.

Leggi il Comunicato Stampa dell’Osservatorio di novembre 2016

Scarica l’Osservatorio Findomestic novembre 2016

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