logo_if-magazineIF Magazine è il blog corporate di BNP Paribas Cardif, dedicato al tema dell’innovazione e della tecnologia applicate alla vita di tutti i giorni.

Il blog, strutturato in 4 sezioni tematiche (Casa, Viaggi, Tempo Libero e Salute) raccoglie articoli di approfondimento, consigli, curiosità utili a capire meglio il mondo che ci circonda e a vivere serenamente la nostra quotidianità.

 

5 donne fondamentali della storia della tecnologia
Se la tecnologia oggi è come la conosciamo, lo dobbiamo anche alle tante pioniere donne. Ecco cinque personaggi indimenticabili.
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5 novità smart dal Mobile World Congress 2017
Si è appena concluso a Barcellona il Mobile World Congress 2017, evento internazionale in cui vengono presentate le ultime novità dal mondo dell’innovazione tecnologica: non solo smartphone, ma anche dispositivi wearable, software innovativi, Internet of Things e perfino automotive: vediamo quali sono le novità più interessanti scoperte durante la fiera.
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Momenti di passaggio e tecnologia: come gestirli al meglio
Un mondo che si evolve alla velocità della luce ci chiede di essere sempre pronti ad affrontare i cambiamenti, spingendoci ad adattarci rapidamente a tutte le sue novità.
La tecnologia è il campo che si muove più velocemente, compiendo nel giro di pochi mesi passi da gigante: i social ci stupiscono con funzioni sempre più nuove, i device si velocizzano, si integrano alla quotidianità, riescono a facilitare sempre più le nostre vite. Come faremmo, ad esempio, senza gli assistenti virtuali?
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Logo-BNL-Focus_bordo2E’ online l’ultimo numero di BNL Focus il settimanale del Servizio Studi BNL Gruppo BNP Paribas, diretto da Giovanni Ajassa, che fa il punto sulla congiuntura economica in Italia e all’estero.
 BNL Focus approfondisce i grandi temi dell’economia italiana: le imprese, il “Made in Italy”, la competitività del paese, le famiglie, i consumi, il mercato immobiliare, le banche e il risparmio. Il Focus del Servizio Studi BNL è la finestra aperta sull’Italia e sul mondo dal network globale della ricerca economica del Gruppo BNP Paribas.

 

BNL Focus – 3 marzo 2017

Banca-impresa: una relazione sempre molto stretta
La relazione tra banca e impresa è in Italia più stretta che nel resto d’Europa. Il nostro è tra i pochissimi paesi in cui i finanziamenti bancari alle imprese eccedono i prestiti alle famiglie. Malgrado una sensibile correzione negli anni più recenti la distanza tra la situazione italiana e i principali riferimenti europei rimane molto ampia.
Negli anni più recenti l’incidenza del patrimonio sul totale delle passività delle imprese è cresciuta in misura sensibile nell’area euro. Tuttavia, diversamente da altri importanti paesi europei, l’Italia è ancora al di sotto del dato rilevato negli anni precedenti la crisi del 2008-09.
Rispetto al 2007, lo stock dei corporate bond in circolazione nell’area euro è di fatto raddoppiato. Oltre che per la crescita dei volumi, il mercato italiano dei bond societari si segnala per l’allargamento negli anni più recenti della platea degli emittenti, conseguenza anche dello sviluppo del mercato dei cosiddetti minibond.

BNL Focus del 3 marzo 2017

Un Mese di Borsa marzo 2017Un Mese di Borsa è il magazine di BNP Paribas – BNL che contiene approfondimenti sui mercati, accurate analisi dei sottostanti, interviste esclusive ad economisti.

 

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Un Mese di Borsa marzo 2017

 

L’oro si fa largo tra voglia di diversificare e rischi all’orizzonte
Nonostante i ripetuti record toccati a febbraio da Wall Street, sui mercati si palesa una buona dose di cautela circa le prospettive di breve-medio termine. Fattori di incertezza che arrivano da entrambe le sponde dell’Atlantico. In Europa l’apprensione maggiore è legata ai prossimi sviluppi politici.
Il 2017 si caratterizza, infatti, per le importanti scadenze elettorali a partire da quella di primavera in Francia. In autunno, invece, sarà il turno delle elezioni tedesche con Angela Merkel in corsa per il quarto mandato consecutivo. Volgendo lo sguardo oltreoceano, all’inizio del 2017 la nuova amministrazione Trump ha iniziato ad assumere contorni più netti con l’affondo sugli immigrati e le tendenze protezionistiche che rappresentano elementi di incertezza sui riflessi che si avranno sull’economia Usa.
Quest’insieme di fattori, abbinato al ritracciamento del dollaro Usa a inizio anno, ha incoraggiato l’appetito verso asset considerati rifugio, a partire dall’oro. Nel solo mese di gennaio il rally del metallo giallo è stato del 5,1 per cento ed è proseguito anche in corrispondenza con i nuovi massimi toccati a febbraio da Wall Street senza pagare le parole di Janet Yellen, numero uno della Federal Reserve, che ha fatto capire che una nuova stretta sul costo del denaro potrebbe arrivare in tempi decisamente brevi. L’oro, che già lo scorso anno aveva raccolto consensi chiudendo il 2016 con un aumento dell’8%, si è così portato sui massimi da novembre avvicinando quota 1.250 dollari l’oncia con la domanda di investimenti occidentale che sta rappresentando il principale volano dei prezzi per il metallo giallo.

Snapchat, il fantasma arriva a Wall Street
Il fantasma di Snapchat si materializza a Wall Street. Snap, la casa madre della popolare App di messaggistica istantanea il cui logo è un fantasma, debutta sul listino americano. La sua quotazione si prefigge come uno dei maggiori ingressi sulla Borsa di New York dopo quello del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba nel settembre 2014. Inoltre, potrebbe dare il via a una serie di Ipo (Offerta pubblica iniziale) molto attese oltreoceano, tra cui Uber, il cui valore stimato è di ben 50 miliardi di dollari.
Le azioni del gruppo californiano debuttano al Nyse con il simbolo SNAP e un prezzo compreso tra i 14 e i 16 dollari. La valutazione massima si attesterebbe così a 22,2 miliardi di dollari. Il controllo dell’azienda è destinato comunque a rimanere nelle mani dei due fondatori, Evan Spiegel e Bobby Murphy. Le azioni in vendita non saranno, infatti, dotate di alcun diritto di voto.
All’ingresso in Borsa, Snap si presenta con una crescita esplosiva del fatturato: nel 2016 è salito di quasi otto volte raggiungendo i 404 milioni di dollari, grazie alla pubblicità, sua fonte quasi esclusiva di ricavi. Per quanto riguarda gli utili, invece, la strada è ancora lunga, visto che Snap ha chiuso il 2016 con una perdita netta di 515 milioni di dollari, in aumento rispetto al rosso del 2015. Il gruppo però rimane fiducioso e prevede per il 2017 entrate fino a 1 miliardo di dollari.

BNL e BNP Paribas top employers 2017 in Italia ed Europa
BNL e il Gruppo BNP Paribas hanno ottenuto, rispettivamente, la certificazione “TOP EMPLOYERS 2017 ITALIA” e “TOP EMPLOYERS 2017 EUROPE”, assegnati alle migliori aziende per l’attenzione e l’impegno in ambito Risorse Umane.
Ogni anno il Top Employer Institute premia le imprese con i più elevati standard qualitativi HR e per le best practice sviluppate e adottate. Lo studio condotto su un campione di oltre 1.000 aziende a livello mondiale, appartenenti a tutti i settori di attività, ha portato Il Gruppo BNP Paribas – grazie alle certificazioni ottenute da Italia, Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Polonia e Turchia – a risultare per la quarta volta, tra le imprese a livello europeo con la più alta qualità nelle strategie di gestione delle risorse umane, confermandosi tra le aziende leader nel settore HR.

Un Mese di Borsa marzo 2017

nuovo-logo-FindomesticE’ online l’ultimo numero dell’Osservatorio mensile di Findomestic società del Gruppo BNP Paribas specializzata nel credito alla famiglia. L’osservatorio misura ogni mese la fiducia degli italiani, la capacità e intenzioni di risparmio e le intenzioni di acquisto previste per i tre mesi successivi.

 

Osservatorio marzo 2017
Quando si parla di investimenti per gli italiani è importante non perdere i propri risparmi. E’ quello che pensa il 51% del campione intervistato, mentre per un altro 29% conta la possibilità di disinvestire facilmente in caso di bisogno di liquidità. Il restante 20% guarda invece al rendimento.

La casa di proprietà rimane tra le forme d’investimento preferite sia come garanzia per il futuro (30%) o come bene da lasciare ai figli (27%). Per il 20% del campione rappresenta anche la conquista dell’autonomia. Nel prossimo biennio (2017-2018) il 20% degli intervistati è intenzionato ad acquistare un’abitazione (ma solo il 3% è sicuro di farlo). Nella maggior parte dei casi (65%) si tratta di un immobile in cui si andrà ad abitare, solo il 14% l’acquisterà per investimento.

Se si tratta di risparmaire, comunque, solo il 36% degli italiani è riuscito a mettere da parte del denaro nell’ultimo anno. Si risparmia soprattutto per far fronte agli imprevisti: problemi di salute o perdita del lavoro (67%) e per i figli (26%).

Per quanto riguarda il mercato dei beni durevoli, positivo il segno per i settori auto usata, fotovoltaico e ristrutturazioni di case. In calo le intenzioni di acquistare auto nuove, moto, elettrodomestici, telefoni e prodotti informatici. In aumento la propensione all’acquisto di viaggi e vacanze in genere (+1,7%).

Altalenanti gli indicatori di sentiment: cresce la soddisfazione degli italiani per la propria condizione personale, mentre è in calo il gradimento per la situazione del Paese.

Leggi l’Osservatorio Findomestic di marzo

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