E’ online l’ultimo numero di BNL Focus il settimanale del Servizio Studi BNL, diretto da Giovanni Ajassa, che fa il punto sulla congiuntura economica in Italia.
BNL Focus approfondisce i grandi temi dell’economia italiana: le imprese, il “made in Italy”, la competitività del paese, le famiglie, i consumi, il mercato immobiliare, le banche e il risparmio. Il Focus del Servizio Studi BNL è la finestra aperta sull’Italia dal network globale della ricerca economica del gruppo BNP Paribas.
BNL Focus del 13 maggio 2014
Editoriale: Wine not?
Nel 2007 le esportazioni italiane di vino ammontavano a 3,5 miliardi di euro. Nel 2013 hanno superato la barriera dei cinque miliardi per un incremento in sei anni di oltre il quaranta per cento che ha portato l’avanzo commerciale del settore a rappresentare poco meno di un sesto del surplus complessivo dell’Italia. Dietro la bella performance del vino italiano c’è una storia lunga di apprendimento dagli errori del passato, di innovazione e di investimenti. Davanti la sfida maggiore è quella di un’ulteriore differenziazione qualitativa, del marketing e di una distribuzione sempre più globale.
Andamento dei prestiti: una lettura con sfumature non sfavorevoli
In Italia la flessione del credito che ha caratterizzato il 2013 si sta lentamente attenuando. A marzo scorso la contrazione dei prestiti alle società non finanziarie si è fermata al -4,3% e quella delle famiglie al -1,1% e le attese per il II trimestre sono orientate verso un aumento della domanda per entrambi i settori. L’andamento dei prestiti bancari alle imprese in Italia va letto alla luce di molteplici fattori: alla debolezza della congiuntura vanno aggiunti sia la crescita dell’emissione di corporate bond sia l’avvio da parte della Pubblica amministrazione del piano di rimborso dei debiti pregressi.
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E’ online l’ultimo numero di BNL Focus il settimanale del Servizio Studi BNL, diretto da Giovanni Ajassa, che fa il punto sulla congiuntura economica in Italia.
BNL Focus approfondisce i grandi temi dell’economia italiana: le imprese, il “made in Italy”, la competitività del paese, le famiglie, i consumi, il mercato immobiliare, le banche e il risparmio. Il Focus del Servizio Studi BNL è la finestra aperta sull’Italia dal network globale della ricerca economica del gruppo BNP Paribas.
BNL Focus del 6 maggio 2014
Immobiliare: supporto o freno alla ripresa?
Secondo l’ultimo outlook del Fondo monetario internazionale le condizioni del mercato immobiliare mondiale non configurano situazioni di surriscaldamento ad eccezione che negli Stati Uniti e in Germania. Tali indicazioni confliggono con quelle fornite da altre istituzioni internazionali, che rilevano una forte sopravvalutazione dei prezzi a Hong Kong, in Nuova Zelanda, in Australia, nel Regno Unito, in Canada e a Singapore. Stati Uniti e Germania rimangono due realtà da monitorare con attenzione.
Negli Stati Uniti il 2014 si è aperto con un aumento dei prezzi immobiliari del 13,3%. Il mercato statunitense è ancora frenato dalla presenza delle cosiddette “abitazioni sott’acqua”, ossia abitazioni su cui pende un mutuo complessivo superiore al valore corrente. Secondo stime recenti, circa 11 milioni di abitazioni sarebbero affette da questo problema. In Germania la Bundesbank, nel bollettino di febbraio 2014 ha mostrato preoccupazione per l’aumento dei prezzi degli immobili, che in alcune città hanno superato il 25%.
Negli ultimi anni l’Italia ha sperimentato una contrazione del mercato immobiliare che è andata peggiorando nel corso dell’anno passato. La flessione è visibile soprattutto nella forte diminuzione delle transazioni, scese a poco più di 403mila unità nel 2013. Il difficile momento dell’immobiliare italiano è confermato dall’andamento delle quotazioni scese nel IV trimestre del 2013 dell’1,3% t/t e del 4,8% a/a. Si tratta della nona flessione congiunturale e dell’ottava tendenziale consecutive.
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Un Mese di Borsa è il magazine di BNP Paribas – BNL che contiene approfondimenti sui mercati, accurate analisi dei sottostanti, interviste esclusive ad economisti.
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Un Mese di Borsa – Maggio 2014
Economia pronta ad accelerare nel 2014
La disoccupazione cala e la fiducia dei consumatori migliora: la ripresa della prima economia mondiale procede senza intoppi
Ci sono più alti che bassi nelle rilevazioni periodiche sull’economia statunitense, più avanzamenti che battute d’arresto. E se queste ultime vengono ancora accolte con un sospiro di sollievo dai mercati finanziari l’attenzione sui fondamentali sta prendendo il sopravvento. Una conseguenza di questo cambiamento di focus è proprio la reazione non isterica dei mercati alla possibilità che il rialzo dei tassi arrivi già nella prima metà del 2015. Cosa farà la Fed dopo aver ritoccato i tassi? Un attento monitoraggio sull’andamento dei principali parametri economici nei prossimi mesi permetterà di chiarire quale sia il grado di sostenibilità della ripresa e il percorso che la politica monetaria Usa potrebbe intraprendere. Vista oggi la crescita a Stelle e strisce appare lenta ma costante, in particolare se sì dà il giusto peso ai dati deludenti del periodo invernale.
Il mercato del lavoro è stato l’osservato speciale della Federal Reserve negli ultimi anni. La soglia del 6,5% è stata a lungo il traguardo per il cambiamento di politica monetaria della Fed. Ora che questo traguardo è molto vicino, tuttavia, la banca centrale americana ha deciso di tenere in maggiore considerazione anche altri parametri. L’occupazione resta però fondamentale per un’economia guidata dal consumo. Il miglioramento del mercato del lavoro si riflette, infatti, in un incremento della fiducia dei consumatori, sostenuta anche dall’andamento positivo di Wall Street e dal recupero del settore immobiliare.
Gli indici industriali mostrano un quadro generalizzato di fiducia se depurati dagli effetti negativi del maltempo invernale.
In questa catena di parametri positivi l’anello debole è l’inflazione che a partire dalla seconda metà del 2012 ha intrapreso una china discendente allontanandosi dalla soglia di conforto della Federal Reserve, pari al 2%. Al momento Yellen, alla guida della Fed dallo scorso febbraio, ha assicurato che la banca centrale sosterrà ancora l’economia.
3D Systems, investimenti per stupire ancora
Un 2013 da ricordare per 3D Systems. Il gruppo statunitense, celebre in tutto il mondo per avere inventato la stampa in 3D alla fine degli anni ‘80, è però da sempre proiettato al futuro e pronto a cogliere nuove sfide e opportunità. Il mercato globale della stampa in 3D è infatti in costante espansione: entro il 2021 il suo valore dovrebbe salire a 10,8 miliardi di dollari dai 2,2 miliardi del 2012. Per sfruttare questa tendenza, negli ultimi tre mesi del 2013 l’azienda di Rock Hill ha investito 16,6 milioni di dollari in ricerca e sviluppo, una cifra più che doppia rispetto ai 7,8 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Il riflesso di questa strategia è stata l’inaugurazione di 24 nuovi prodotti da affiancare alla già vasta offerta di stampanti in 3D per privati e aziende.
Proprio i ricavi della stampa in 3D (+76%) e il lancio di nuovi prodotti hanno trascinato nel 2013 il fatturato complessivo di 3D Systems, salito del 45% al record storico di 513,4 milioni di dollari. Nel solo quarto trimestre i ricavi sono aumentati del 52% a 154,8 milioni di dollari. Il management di 3D Systems non smette inoltre di focalizzarsi sull’accelerazione della crescita e sull’espansione della sua quota di mercato in un business decisamente promettente.
Un altro obiettivo centrale di 3D Systems è quello di trasformare i prototipi in materiali di largo consumo, visto che le ultime tecnologie emulano quasi alla perfezione l’aspetto e le funzionalità dell’oggetto da replicare.
eBay, la rivoluzione del commercio online
Molto più di un sito di e-commerce. eBay è un sito di aste online, che vanta un modello di business unico nel panorama del commercio online. La società, fondata in California da Pierre Omidyar, permette, infatti, agli utenti di vendere e comprare oggetti nuovi e usati facendo offerte per aggiudicarsi la merce. Un sistema che ha rivoluzionato il commercio online di tutto il mondo e che ha portato al successo il gruppo: oggi eBay conta 128 milioni di utenti attivi a livello globale e sono più di 550 milioni le inserzioni sul suo sito. Un vero e proprio centro commerciale in Rete.
Il 2013 è stato un altro anno di crescita per eBay. I ricavi del gruppo californiano hanno mostrato un progresso del 14% a oltre 16 miliardi di dollari, mentre l’utile netto è aumentato del 9% a 2,35 miliardi. Con questi numeri, la società prevede di realizzare ricavi compresi tra i 18 e i 18,5 miliardi di dollari nel 2014 e a 20,5-21,5 miliardi l’anno prossimo. Nei prossimi due anni infatti si stima che eBay possa generare 300 miliardi di dollari di commercio a livello mondiale.
Un altro elemento vincente di eBay è PayPal. Si tratta della società di pagamenti online, acquistata nel 2002. Nel solo quarto trimestre del 2013 PayPal ha incrementato il giro d’affari del 19%, e ha visto gli utenti salire del 16%.
In vendita all’asta anche le auto blu del governo
Tra elettrodomestici, vestiti e oggetti di elettronica, ecco che tra gli annunci di eBay spunta anche quello del governo italiano, che ha deciso di mettere all’asta 151 auto blu, aprendo un apposito “store” sul celebre sito. A conferma dello slogan del gruppo: “Qualunque cosa tu stia cercando su eBay c’è”. La prima auto blu messa all’asta è stata un’Alfa 166 2.4 Jtd del Viminale immatricolata nel 2007, con un prezzo di partenza di 5 mila euro. La mossa è risultata vincente per il governo, che è riuscito a piazzare le prime sei vetture a un prezzo superiore alla loro valutazione nel mercato delle auto usate, incassando 57 mila euro.
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E’ online l’ultimo numero di BNL Focus il settimanale del Servizio Studi BNL, diretto da Giovanni Ajassa, che fa il punto sulla congiuntura economica in Italia.
BNL Focus approfondisce i grandi temi dell’economia italiana: le imprese, il “made in Italy”, la competitività del paese, le famiglie, i consumi, il mercato immobiliare, le banche e il risparmio. Il Focus del Servizio Studi BNL è la finestra aperta sull’Italia dal network globale della ricerca economica del gruppo BNP Paribas.
BNL Focus – 8 ottobre 2013
Cresce lo spessore imprenditoriale dell’agricoltura italiana
Considerate nell’arco dell’intero periodo 2007-12 le esportazioni del comparto agro-alimentare hanno dimostrato grande forza, con una crescita cumulata più che doppia rispetto alle esportazioni totali. Nel 2012 l’agricoltura italiana ha registrato una forte contrazione della produzione e ancor più del valore aggiunto. Nei mesi più recenti il quadro è rimasto negativo. Il settore sta sperimentando un intenso processo di trasformazione e modernizzazione. Tra il 2000 e il 2010 è sensibilmente cresciuta la dimensione media aziendale (da 5,5 a 7,9 ettari) che rimane però una frazione di quella rilevabile nel resto dell’Europa (circa un settimo di quella registrata in Francia e Germania). Aumenta la quota delle aziende strutturate in forma societaria; l’utilizzo di terreni in proprietà è ancora largamente dominante ma aumentano le aziende che coltivano terreni in affitto; diminuisce il contributo della manodopera familiare.
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Un Mese di Borsa – Ottobre 2013
Torna la Trading Online Expo a Milano
Appuntamento con il trading questo mese a Palazzo Mezzanotte, a Milano. Il 24 e il 25 ottobre prende il via l’undicesima edizione della Trading Online Expo. La manifestazione autunnale sul mondo del trading e dell’investimento online, che come di consueto si tiene nella sede della Borsa Italiana, è rivolta ai trader professionisti ma soprattutto ai piccoli risparmiatori desiderosi di migliorare le proprie competenze su alcune tematiche e strumenti finanziari per operare al meglio sui mercati.
La due giorni milanese prevede un programma molto intenso di seminari gratuiti e corsi di formazione con taglio istituzionale e professionale organizzati da Borsa Italiana e arricchiti dalla collaborazione dei trader professionisti, delle società emittenti e delle associazioni di settore.
La Trading Online Expo rappresenta un appuntamento imperdibile per i risparmiatori che vogliono incontrare i maggiori broker online attivi sul mercato italiano, le società di servizi al trading, community online e i media finanziari. L’accesso del pubblico alla manifestazione è gratuito previa registrazione sul sito di Borsa Italiana.
Anche quest’anno BNP Paribas prende parte alla manifestazione con uno stand espositivo presso il quale il team presenta al pubblico la propria gamma di prodotti finanziari e le ultime novità di prodotto.
Baidu, il motore di ricerca cinese che sfida Google
E’ stato ribattezzato l’anti Google d’Asia. Il riferimento è a Baidu, la società internet cinese che ha dato vita nel 2000 al principale motore di ricerca nella lingua della Repubblica popolare. Pur essendo utilizzato solo in Cina (di recente è stata rilasciata la versione giapponese) e nonostante le scontate limitazioni linguistiche Baidu è conosciuto in tutto il mondo. Che la società fondata da Robin Li rivesta una posizione di primo piano nel panorama tecnologico internazionale è infatti confermato dai dati di Alexa Ranking, leader nelle analisi statistiche in Rete, che posiziona Baidu al quinto posto nella classifica dei 500 maggiori siti al mondo. Il motore di ricerca cinese ha davanti a sè “mostri della Rete” del calibro di Google (primo al mondo), Facebook, Youtube e Yahoo!
Anche Baidu guarda con estrema attenzione al mondo della telefonia mobile. Tanto che di recente ha comprato 91 Wireless, sborsando quasi 2 miliardi di dollari. L’acquisizione di 91 Wireless, società attiva sul mercato delle applicazioni per smartphone, rappresenta una delle maggiori operazioni effettuate nell’ambito della Rete cinese.
In testa ai pensieri dei vertici di Baidu non ci sono però solo connessioni mobili e app, ma anche e-commerce. A fine agosto il colosso cinese della ricerca online ha rilevato una partecipazione di maggioranza, pari al 59%, nel sito di vendite online Nuomi.com per una cifra pari a circa 160 milioni. E infine c’è anche il progetto Baidu Eye. La possibile risposta del motore di ricerca asiatico ai Google Glass. Un gadget da indossare di cui non è ancora trapelato molto.
Effetto Siria, il petrolio torna a scaldarsi
La crisi siriana ha riportato sotto i riflettori il petrolio, con il Brent che a fine agosto è schizzato ai massimi degli ultimi sei mesi in area 117 dollari al barile. I timori di un attacco militare statunitense hanno subito scaldato i prezzi del greggio, poi arretrati in scia all’accordo Usa-Russia per il disarmo dell’arsenale chimico di Damasco. La strada della via diplomatica ha quindi raffreddato le paure di conseguenze imprevedibili per la stabilità dell’intero Medio Oriente. La Siria, infatti, rappresenta una piccola goccia nel mare della produzione petrolifera. Prima della guerra civile, Damasco produceva 380 mila barili al giorno, scesi in maggio a circa 50 mila barili. Molto poco se si considerano gli oltre 10 milioni di barili della vicina Arabia Saudita e i circa 4 milioni del temutissimo Iran. La crisi siriana ha però spaventato i mercati soprattutto per via degli effetti che un attacco militare potrebbe avere sulla regione dove si concentra il grosso dell’offerta petrolifera. Gli investitori hanno inoltre rispettato uno schema che si verifica spesso quando c’è in ballo l’oro nero: rialzo dei prezzi nel periodo che precede il conflitto seguito da una discesa quando le ostilità iniziano davvero.
Dove andranno i prezzi
Secondo le visioni più estreme, un attacco militare contro la Siria potrebbe spingere il Brent al record storico di 150 dollari, mentre una guerra lampo farebbe lievitare i prezzi in area 120-125 dollari. Quotazioni che dovrebbero comunque scendere velocemente perché l’Agenzia internazionale per l’energia (Aie) potrebbe decidere di rilasciare parte delle sue riserve strategiche. Una vittoria della strategia diplomatica, sposata anche dal consensus Bloomberg, dovrebbe invece riportare il Brent a 104 dollari entro la fine del primo semestre del 2014.
Leggi il numero completo di Mese di Borsa
E’ online l’ultimo numero di BNL Focus il settimanale del Servizio Studi BNL, diretto da Giovanni Ajassa, che fa il punto sulla congiuntura economica in Italia.
BNL Focus approfondisce i grandi temi dell’economia italiana: le imprese, il “made in Italy”, la competitività del paese, le famiglie, i consumi, il mercato immobiliare, le banche e il risparmio. Il Focus del Servizio Studi BNL è la finestra aperta sull’Italia dal network globale della ricerca economica del gruppo BNP Paribas.
Editoriale: Semestre europeo, bilancio italiano
Con la preparazione delle leggi di stabilità per 2014 entra in funzione il nuovo meccanismo europeo di “governance” dei bilanci pubblici previsto dal Fiscal Compact e dal Two Pack. Entro il 15 ottobre ciascun paese dovrà trasmette alla Commissione UE una proposta di bilancio. Entro il 30 novembre la Commissione esprimerà un parere, con la possibilità di rinvio del documento di bilancio ai governi nazionali in caso di gravi difformità rispetto a quanto raccomandato in sede di Semestre europeo.
La debolezza della domanda interna sposta l’attenzione sui servizi
Nel 2012, le esportazioni totali dell’economia italiana sono state pari a 472 miliardi di euro. Di questi, poco più di 80 sono il risultato di vendite di servizi, un valore contenuto se rapportato alla dimensione del settore. Dall’inizio della crisi, il valore aggiunto dei servizi è sceso del 4%, gli occupati si sono ridotti di 117mila unità, con un calo concentrato tra i giovani più di quanto non accada nel resto dell’economia. Le prospettive per il settore rimangono legate agli sviluppi della domanda interna. Gli ultimi dati mostrano come, oltre a politiche volte al rafforzamento dei redditi, un sostegno ai consumi può venire da un’azione sulla stabilità e sulla fiducia.
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BNL Focus 7 maggio 2013
Editoriale: Oltre la soglia
Nel mese di marzo il numero dei disoccupati sale a 3 milioni in Italia e a 3,3 milioni in Francia mentre scende a 2,3 milioni in Germania. Via via la piaga della disoccupazione si estende e potrebbe in futuro interessare anche la Germania come già indicano le significative flessioni al momento registrate dalle esportazioni tedesche verso i paesi dell’area euro. Oltre al contenimento dei deficit pubblici, cresce la pressione per una maggiore attenzione delle politiche europee verso il problema del deficit di lavoro.
Lo sport in Italia: economia, passione e business
Lo sport in Italia ha assunto una dimensione economica rilevante: nel 2011 il peso sul Pil è stato pari all’1,6% con un giro d’affari di circa 25 miliardi di euro. Le spese per lo sport delle famiglie italiane ammontano a 22 miliardi di euro, pari al 2,3% del totale dei consumi. In Italia circa una persona su tre pratica un’attività sportiva. Nell’ultimo decennio si sono registrati significativi progressi in termini di tasso di partecipazione. Il numero di persone che praticano sport è aumentato di 2,7 punti percentuali (pari a circa 1,6 milioni), a fronte di una contrazione di 1,2 milioni nel numero dei sedentari. L’Italia registra una spesa pubblica destinata allo sport inferiore in valore assoluto rispetto a molti paesi, i risultati olimpici ottenuti dallo sport italiano anche recentemente restano comunque di livello elevato.
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